KaijuMostri
Cosa contiene questo spazio e che significa KaijuMostri?
Tempo di lettura: 4 minuti

Storia e origine

Da bambino non sono stato, come spesso capita tra i più piccoli, un grande appassionato di dinosauri, mostri giganti e creature aliene o, tantomeno, nella prima adolescenza appassionato di ‘cose’ giapponesi. Ma a partire dal 1993, quando ho iniziato a frequentare il locale negozio di fumetti, le cose sono iniziate a cambiare e questo non perché i proprietari lo fossero, ma solo perché fu l’inizio di una serie di scoperte che tuttora porto con me.

In quel periodo ci fu il primo ‘serio’ avvicinamento con i fumetti e in particolare verso i manga, i fumetti giapponesi. Dell’animazione invece ero già appassionato e il passo verso la (ri)scoperta degli anime fu breve, soprattutto – ma in realtà questo vale anche i per i manga (e non solo) – grazie all’opportunità che ho avuto a quei tempi di visitare più volte la compianta Granata Press di Bologna, la casa editrice che ha portato in Italia i manga e che a quel tempo invase prima le edicole con i fumetti e poi le videoteche con gli anime.

In quei giorni inoltre capitava spesso di ritrovarsi con altre persone per vedere serie, oav e film (spesso in giapponese!), di partecipare a ritrovi e proiezioni specifiche o scambiarsi le videocassette della propria collezione. Un giorno barattai con un ragazzo ligure una VHS che conteneva un film di Godzilla.

Quel film era Kaiju Soshingeki, conosciuto in Italia come Gli Eredi di King Kong (sigh!). Avevo già iniziato a vedere e seguire il cosiddetto cinema di genere, ma la visione di tutti quei Kaiju mi fece subito appassionare al tema e ovviamente scattò il bisogno di trovare più materiale possibile.

Purtroppo però non era un compito facile, soprattutto per i film della Showa era, quella che va dal 1954 al 1975, perché, oltre a una manciata di film pubblicati in VHS (con una qualità alquanto discutibile anche per una videocassetta), non c’era altro modo che lo scambio di copie tra collezionisti. Molti dei film infatti giravano tra le mani degli appassionati grazie a registrazioni prese dalle TV locali di tutta Italia, ma comunque non era facile trovare tutto, dato che molti film non andavano più in onda da alcuna parte e altri non erano mai arrivati, nemmeno al loro tempo. C’era poi il problema delle edizioni ‘rimaneggiate’ negli USA, ma pensare addirittura di trovare le versioni originali era assolutamente folle. Folle fino a quando finalmente la Yamato Video di Milano pubblicò, nel 1996, il Gojira del 1954 – il film che ha dato vita al Re – in un doppio box contenente per la prima volta anche il montaggio originale del film in versione non doppiata con sottotitoli. Da notare che, qualche anno prima, Yamato aveva pubblicato i primi quattro film della Heisei era (1984–1995).

Nel periodo successivo la situazione migliorò, vuoi perché il pubblico stava scoprendo questo tipo di cinema, vuoi perché le opportunità e il mercato home video era cambiato anche grazie all’arrivo del DVD. Oggi la maggior parte dei film della prima era sono stati pubblicati (anche se con qualità altalenante), anche se purtroppo mancano ancora ufficialmente all’appello diversi lungometraggi della Heisei e in blocco completo tutti quelli della Millennium era (1999–2004). Fortunatamente, grazie al lavoro di alcuni appassionati che li hanno sottotitolati e adattati, è possibile trovare queste pellicole con metodi alternativi. Delle due ere moderne invece ogni titolo è facilmente reperibile nei negozi o in streaming e su Netflix.

Ma torniamo alla storia principale.

A metà anni ’90 decisi che dovevo assolutamente creare un sito italiano su Godzilla: non ricordo bene esattamente quando, ma so che passai molto tempo a lavorare su questo progetto, facendo ricerche e mettendo insieme una grande mole di dati per creare un archivio, il più possibile completo, di quell’universo. Nel frattempo decisi che il sito non doveva essere solo su Godzilla, ma anche su Gamera e tutti gli altri mostri, o meglio, Kaiju. Da lì il nome, semplice ma con un buon suono: KaijuMostri.

Purtroppo non sono mai arrivato alla pubblicazione di quel progetto – ne esistono diverse versioni ed evoluzioni sui miei backup dell’epoca – e questo perché per lanciarlo volevo arrivare a un punto preciso, ma ogni volta che inserivo qualche nuovo dato era come aprire il vaso di Pandora e le ramificazioni del sito crescevano, crescevano con nuove e infinite sezioni… Un giorno riprenderò in mano tutto quell’archivio e magari scriverò un post a (mia) futura memoria.

Aka (also known as)

Godzilla.it.

Su korekutā

Lo spazio KaijuMostri sarà un po’ diverso dagli altri quattro perché cercherò di recuperare anche la parte documentaristica del vecchio progetto con le filmografie e relative informazioni. Stavolta però lo farò piano piano, un passo per volta senza voler esagerare.

Il logo

Questo logo è probabilmente il più ovvio, ma va bene così. Richiama sufficientemente il logo originale di KaijuMostri e, senza andare nel complicato, indica molto bene il contenuto di questo spazio: mostri giapponesi!

In breve

Uno spazio dedicato ai mostri che arrivano dal Giappone e, più recentemente, dagli Stati Uniti. Una raccolta di dati storici, filmografie, notizie, media e memorabilia. In pratica quello avrebbe voluto e dovuto essere godzilla.it.​

Ultima modifica alle 13:53 di lunedì 4 Gennaio 2021.

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